Il mandato della Soprintendenza è di vigilare e tutelare, nell'ambito dell’intero territorio regionale, beni archivistici e librari appartenenti a enti pubblici non statali (Regione, comuni e altri enti, compresi gli istituti scolastici statali) e a privati (ad es. famiglie, persone fisiche, persone giuridiche), quando per questi ultimi sia intervenuta la dichiarazione di interesse culturale.
A seguito delle intese sottoscritte nel 2000 e nel 2005 tra l’allora Ministero per i beni e le attività culturali e la Conferenza Episcopale Italiana, la Soprintendenza collabora anche con le istituzioni ecclesiastiche dislocate sul territorio laziale per la tutela e la valorizzazione di archivi e biblioteche da queste detenuti.
Nello specifico, la Soprintendenza esercita la vigilanza sugli aspetti organizzativi, gestionali e conservativi dei complessi documentari e librari fin dal loro formarsi.
Promuove la conoscenza e la fruizione di archivi e biblioteche e li valorizza attraverso specifiche iniziative e attività in coordinamento, armonizzazione e integrazione con gli altri enti territoriali.
Tra gli altri compiti, la Soprintendenza emana direttive tecniche per la tenuta dei complessi documentari, fornisce consulenze e pareri, coordina l'organizzazione di lavori funzionali ad assicurare l’integrità fisica e archivistica dei documenti, collabora alla elaborazione di strumenti e manuali per l’organizzazione e la gestione degli archivi nonché ad attività mirate alla formazione degli addetti e operatori archivistici e librari, coordina la consultazione degli archivi da parte degli studiosi.