Gli archivi delle aziende ospedaliere e degli enti sanitari sono beni culturali di notevole complessità, in cui è presente documentazione di natura assai diversa, risultato di attività fortemente differenziate.
L’ingente produzione documentaria di tali enti e la difficoltà, per essi, di avvalersi di un'unica struttura di conservazione, rende particolarmente delicato il tema dell'organizzazione degli archivi di deposito e quello della selezione della documentazione archivistica ai fini della conservazione permanente. Gli archivi storici, invece, che nel caso delle aziende ospedaliere risalgono ad antiche istituzioni assistenziali e di beneficenza, hanno trovato più facilmente sistemazione presso le strutture degli enti titolari, negli Archivi di Stato o negli archivi dei Comuni.
A seguito del convegno “Schola salernitana” (Salerno, 16-17 dicembre 1999), nato su iniziativa della ASL Salerno 2 e della Soprintendenza archivistica per la Campania, è stato costituito un gruppo di lavoro presso la Direzione generale Archivi che sintetizzasse i risultati conseguiti in un Regolamento d’archivio, Titolario e Massimario di conservazione e scarto, da proporre a tutte le Aziende sanitarie e ospedaliere italiane.
Più recentemente, un Gruppo di lavoro di Regione Lombardia, con la partecipazione della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia, ha elaborato una serie di strumenti per la gestione degli archivi del servizio socio-sanitario di Regione Lombardia, che possono essere applicate anche in analoghe realtà di altre Regioni, come il Titolario e Massimario del Sistema Sociosanitario lombardo già Sistema Sanitario e Sociosanitario di Regione Lombardia.